giovedì 17 febbraio 2011

Spiaggia Bianca, Surf & Eruzioni Vulcaniche: Benvenuti all' Ocean Dome!

Seagaia Ocean Dome



Ecco qui qualcosa di davvero spettacolare che mi è capitato di scoprire per caso qualche giorno fa e che ho deciso di condividere subito con voi.
L’ Ocean Dome!
Siamo a Miyazaki (宮崎市) nell’ isola di Kyūshū e qui si trova il più grande parco acquatico indoor del mondo: il Seagaia Ocean Dome.
300 metri di lunghezza per 100 di larghezza questa riproduzione di angolo di paradiso accoglie annualmente oltre un milione di visitatori.
Finte eruzioni vulcaniche, sabbia artificiale, simulazioni di onde che si possono surfare, una cupola che si apre nei giorni di sole e una temperatura stabile attorno ai 30° C attendono i visitatori che magari non hanno voglia di andare direttamente alle spiagge, che sono comunque molto vicine.
Purtroppo, a quanto mi risulta, questa spettacolare attrazione che riproduce una spiaggia tropicale, è stata momentaneamente nel 2007 per ristrutturazioni e una parziale ricostruzione della zona resort.
A mio avviso questo parco supera di gran lunga quelli che abbiamo qui in Italia, poi naturalmente è una questione di gusti ma bisogna comunque ammettere che questo imponente parco acquatico ha un fascino tutto suo.
Vi lascio alle foto che ho trovato e vi saluto, vi aspetto per il prossimo post!
Ciao!


In queste due foto sopra possiamo notare scivoli e varie piscine secondarie immerse in una finta vegetazione tropicale. Si può anche vedere il vulcano che riproduce delle finte eruzioni.


La "spiaggia" principale dell' Ocean Dome. Viene riprodotto il moto delle onde in questa vasca.

In questa ultima foto le onde che vengono riprodotte. E' possibile anche fare surf all' interno dell' Ocean Dome.

lunedì 14 febbraio 2011

Hiroshima parte III

Eccoci di nuovo assieme per una nuova puntata (?) su Hiroshima, basata per lo più sulle fotografie.

Hiroshima Castle

Questa volta ci troviamo all’ Hiroshima Castle (広島城 - Hiroshima-jō) quello che un tempo era la residenza dei daimyō (che come detto in precedenza erano i signori feudali giapponesi).
Originariamente costruito nel 1590 il castello viene completamente distrutto nel 1945 dall’ A-Bomb e quello che si può ammirare oggi è una replica dell’ originale adibito a museo della storia di Hiroshima prima dalla bomba atomica.
Nonostante quello dei giorni nostri non sia l’ originale di un tempo può valere la pena di visitarlo. E’ sempre uno spettacolo da non perdere a mio avviso sia esteriormente che per quanto il museo che si trova all’ interno che può farci scoprire qualcosa in più dell’ Hiroshima di un tempo.


Altre due foto dell' Hiroshima Catle, illuminato durante la notte e durante il giorno

Dall’ Hiroshima-jō ci spostiamo ora all’ Hiroshima Gokoku Jinja (広島護国神社) il tempio shintoista della città.

 Hiroshima Gokoku Jinja

Il tempio originale, costruito nel 1868, venne posizionato sulla collina di Hiroshima-Han ma nel 1934 venne smantellato e riposizionato.
Uno sforzo abbastanza inutile perché, come ben potrete immaginare, nel 1945 con l’ attacco atomico il tempio shinto viene completamente distrutto e ricostruito solo nel 1965 grazie alle donazioni dei cittadini della città.



Le prime due foto immortalano l' esterno del tempio, l' ultima invece è l' interno, in particolare l' altare.

Ora, sono stato combattuto abbastanza sul fatto di terminare qui l’ intervento e dedicare un post intero a  quello che vado da illustrare ora, ma dopo un po’ (spinto anche dal fatto che ci sono più immagini che parole in questo post e che leggere qualche riga in più non può nuocere alla vostra salute), ho deciso di approfondire qui di seguito Atomic Dome.


Ignorerò bellamente il fatto che viene chiamato Hiroshima Peace Memorial perché come avrete ormai capito mi da alquanto fastidio, anche se sarei curioso di capire come qualcosa come l' Atomic Dome possa rappresentare o ricordare la pace.
Dunque tornando a noi, il Genbaku Dome (原爆ドーム) comunemte chiamato A-Bomb Dome è situato in una parte dell’ Hiroshima Peace Memorial Park. Fino al 1945 questa struttura rappresentava il Centro Espositivo Industriale della città, ma da quel 6 Agosto ha rappresentato la distruzione.


Più e più volte è stata fatta richiesta per abbattare completamente la struttura perché, a quanto pare, urtava la sensibilità della gente, non di quella che aveva vissuto in prima persona il dramma dell’ A-Bomb, ma dei posteri che volevano cancellare ogni segno di quel giorno.
Per fortuna nel 1996 l’ UNESCO ha dichiarato il Genbaku Dome Patrimonio Mondiale dell’ Umanità così che potesse ricordare l’ immane tragedia che ha raso al suolo la città provocando oltre 140.000 vittime.
Il fatto che questo edificio sia rimasto in piedi subendo così “pochi” danni ha quasi dell’ incredibile visto che si trovava a non più di 150m di distanza dall’ esplosione.
Inizialmente la città ha ricominciato a risorgere proprio intorno all’ Atomic Dome ,che inizialmente doveva essere abbattuta, cosa non avvenuta poi in quanto la struttura  portante dell’ ex Centro Espositivo era rimasta pressochè intatta.
Dopo le varie controversie che hanno visto come punto di discussione il demolire o no il Genbaku Dome, la città di Hiroshima ha dichiarato la sua decisione di preservare la struttura come ricordo del bombardamento (siamo nel 1966), decisione poi che verrà supportata dall’ UNESCO (come già prima vi ho scritto) il dicembre di 30 anni dopo.


Mi vorrei ora soffermare su quest' ultima foto che ritrae candele e lanterne di carta che galleggiano sul fiume Motoyasu di fronte all' Atomic Dome, in memoria delle vittime della bomba,  in occasione del 64° anniversario del lancio dell' atomica su Hiroshima. 
Il lancio della bomba da parte degli USA uccise circa 70.000 persone istantaneamente mentre altre migliaia morirono nel corso degli anni successivi a causa degli effetti delle radiazioni. 

Con questo concludo questa terza parte sulla città di Hiroshima, lasciandovi alle ultime immagini sull’ Atomic Dome.
Spero abbiate trovato interessante il tutto e vi do appuntamento alla prossima!

giovedì 10 febbraio 2011

Hiroshima parte II

Bentrovati sul blog per scoprire il Giappone!
Come vi ho promesso nello scorso post, questa volta parleremo di due luoghi che vale la pena di visitare nel caso si abbia la fortuna di trovarsi ad Hiroshima.
Prima però faccio una piccola aggiunta a al post precedente. Visto che ci troviamo al sud del paese, nell’ isola di Honshū, il clima della città risulta essere molto mite d’ inverno con una media nei mesi invernali che non scende spesso al di sotto degli 11° C mentre è caldo ed umido in estate con una media di 30° nei mesi di luglio, agosto e settembre.
Dopo questa breve parentesi sul clima della città, che a mio avviso la rende visitabile in qualsiasi periodo dell’ anno, possiamo passare all’ orgomento principale del post.
Parleremo di due parchi, già citati in precedenza: il Shukkei-en (縮景園) ed l’Hiroshima Peace Memorial Park (広島平和記念公園).

Shukkei-en

Il Shukkei-en (縮景園) è un parco storico della città che si trova vicino all’ Hiroshima Prefectural Art Museum (広島県立美術館).

La costruzione di questo parco ha inizio nel 1620 durante il periodo Edo per ordine di Asano Nagaakira, daimyo (una specie di feudatario) di Hiroshima.
Durante il periodo Meiji, il  Shukkei-en viene utilizzato come giardino della villa di proprietà della famiglia Asano ed in seguito viene utilizzato dalll’ imperatore Meiji quando quest’ ultimo decide di spostare il Quartier Generale Imperiale ad Hiroshima.
Il giardino viene aperto al pubblico nel 1940 quando la famiglia Asano decide di donarlo alla prefettura di Hiroshima.
Purtroppo il parco viene completamente distrutto durante il bombardamento atomico e riapre solamente nel 1951 dopo essere stato completamente rinnovato.

Raimbow Bridge in Shukkei-en

 Una lanterna del parco.

Lo stagno dello Shukkei-en

L’Hiroshima Peace Memorial Park (広島平和記念公園) invece è un parco situato nel centro della città dedicato a ciò che è rimasto di Hiroshima, la prima città al mondo a subire un bombardamento atomico, ed in memoria delle vittime, dirette e non, della bomba.
Il parco è stato costruito su uno spiazzo aperto creatosi dopo l’ esplosione atomica ed intorno ad esso sorge un quartiere residenziale e commerciale.
All’ interno del parco vi sono musei (Hiroshima Peace Memorial Museum, Hiroshima National Peace Memorial Hall e Intenational Conference Center Hiroscima) e monumenti (Atomic Dome, Peace Flame, Peace Bells, The Gates of Peace e A-Bomb Memorial Mound che lascerò deliberatamente in lingua inglese dato che la traduzione italiana è proprio brutta).
Inoltre all’ interno del parco vengono svelte cerimonie e festival. Le più importanti sono l’ Hiroshima Peace Memorial Cerimony, celebrata ogni anno il 6 agosto per ricordare le vittime della bomba atomica e per pregare per la pace nel mondo, e l’ Hiroshima Flower Festival, evento celebrato dal 3 al 5 Maggio che raccoglie nell’ aria del parto un gran numero di concerti, spettacoli di danza e spettacoli artistici tradizionali e contemporanei.
Naturalmente nel parco sono presenti altri monumenti che non ho citato perché mi dava il nervoso continuare a scrive Stagno della Pace, lanterna della pace e tutto il resto. Come vi dicevo l’ altra volta la parola pace è usata talmente spesso da perdere il suo significato, comunque sappiate che ci sono almeno un’altra dozzina di monumenti della pace che potrete trovare aggirandovi per questo parco.

A-Bomb Memorial Mound 

 Hiroshima Peace Memorial Museum

 International Conference Center Hiroshima

Peace Gates 

Peace Flame

Direi che con questa piccole spiegazioni e dopo le immagini inerenti ai due parchi posso salutarvi e concludere qui questo post.
Alla prossima, andremo avanti con Hiroshima dando un occhio a qualche altro posto interessante nella città!

Questo l' ho lasciato per ultimo. E' la foto di un particolare orologio che ho trovato e, se non ho capito male, tiene il conteggio dei giorni dal lancio dell' A-Bomb sulla citta (numeri sopra) e dall' ultimo test nucleare che è stato effettuato nel mondo (numeri sotto).

giovedì 3 febbraio 2011

Welcome To Hiroshima

Vista di Hiroshima

Può sembrare strano non partire da Tokyo se dobbiamo parlare di una città del Giappone, ma era troppo scontato partire dalla capitale. Quindi ho deciso di cominciare da qui, da una città conosciuta per lo più per il triste fatto accaduto il 6 Agosto 1945.
Bene, ci troviamo a Hiroshima (広島市), regione di Chūgoku, prefettura di Hiroshima.
Hiroshima è una città portuale, capoluogo dell’ omonima prefettura, situata nella parte occidentale dell’ isola di Honshū.
La popolazione stimata della città si aggira intorno ad 1.200.000 abitanti (oltre 2.000.000 se si considera tutta l’ area metropolitana) in un’ area di 905 km² con una densità di circa 1270 persone per km².
Ora quanti si immaginano Hiroshima come una fantastica città immersa nel verde, piena di posti da visitare?
Credo ben poca gente. Troppo spesso l’ unica associazione che si fa con questa città è legata alla bomba atomica e nient’ altro.
Sembra che la maggior parte della gente ignori il fatto che la città ha avuto la forza di rinascere dalle proprie ceneri diventando, a mio avviso, un luogo di estremo interesse a livello culturale e turistico.
E’ vero, dimenticare quello che è accaduto è impossibile ed a testimoniarlo rimangono ancora segni indelebili e monumenti come l’ Atomic Dome (Genbaku Dome - 原爆ドーム) anche chiamato Hiroshima Peace Memorial (trovo particolarmente insensato chiamarlo così perché tutto ricorda tranne che “Pace”).

Atomic Dome

Ma Hiroshima non è fatto solo da questo, ma anche da molti altri monumenti e luoghi interessanti che varrebbe la pensa di visitare per farsi un idea di quello che è realmente la città, per non legarla solamente a quel drammatico fatto.
L’ Hiroshima Gokoku Jinja (広島護国神社) Tempio Shintoista in Hiroshima ne è l’ esempio, così come lo sono anche l’ Hiroshima Castle (広島城), l’ Hiroshima Peace Memorial Park (広島平和記念公園 - Hiroshima heiwa kinen kōen ), il Mitaki-dera (三瀧寺 - Tempio Storico della Città) ed il Shukkei-en (縮景園 - Giardino reso pubblico solo dal 1940 in quanto prima era il giardino del quartier generale dell’ imperatore.)
Se avete fatto caso molti luoghi, monumenti e musei di Hiroshima hanno Peace Memorial nel proprio nome (molti non li ho inseriti, ma sicuramente se vi dovesse capitare di visitare la città trovere bar e ristoranti con la parola “Peace“ piazzata ovunque, posso assicurarvi che c‘è anche un Grand Hotel della Pace.). E’ vero che la città è stata rinominata più volte come “Città della Pace” ma tutto questo utilizzo per la parola pace porta all’esasperazione. Il fatto è che i giapponesi sembra vogliano completamente cancellare quel giorno dalla loro memoria, dai racconti e dai libri. Forse è il modo sbagliato di farlo, ma sicuramente non sta a me decidere se questo è giusto o sbagliato.
Finisce qui la prima parte su Hiroshima, nel prossimo post approfondiremo uno tra i luoghi sopra citati come punti di interesse per chi volesse visitare la città.

A presto !

L’ Hiroshima Gokoku Jinja

L’ Hiroshima Castle

L' Hiroshima Peace Memorial Park

Mitaki-dera

Shukkei-en

mercoledì 2 febbraio 2011

Un punto di partenza

Direi che possiamo cominciare con una breve descrizione geografica del Giappone, così da avere un’idea generale del paese di cui parleremo.
Il Giappone (日本) è uno stato insulare dell’ Asia situato nell’ Oceano pacifico. I caratteri che compongono il nome del Giappone significano “Origine del Sole”, per questo motivo spasso viene chiamato Paese del Sol Levante.


L’ arcipelago giapponese è formato da oltre 6800 isole. Le quattro più grandi, che sono anche le più conosciute, rappresentano il 97% della superficie del territorio nipponico e sono: Honshū, Hakkaidō, Kyūshū, e Shikoku.
In una superficie di 377.835 Km² il paese del sol levante “ospita” oltre 127 milioni di persone e questo lo porta ad essere la decima nazione più popolosa al mondo.
Da notare che nella sola area di Tōkyō (東京), tenendo conto di tutte le numerose prefetture confinanti, vivono attualmente oltre 30 milioni di persone. Con un numero simile di abitanti la capitale nipponiche è di fatto la più grande area metropolitana del mondo.

Tokyo al tramonto. La capitale del Giappone "ospita" 30 milioni di persone.

La maggior parte del territorio nipponico è formato da zone montuose e le pianure rappresentano solo il 13 % del territorio totale. La caratteristica territoriale dominante è quindi rappresentata da rilievi che fanno parte di un unico allineamento montuoso.
L’ altezza massima di un monte è rappresentato dal Monte Fuji (富士山) che con i suoi 3.776 metri rappresenta il vertice dell’ arcipelago.
Per i giapponesi il Monte Fuji è uno degli elementi territoriali di maggior carica simbolica per diversi motivi e la sua ascensione rappresenta una sorta di sacra iniziazione alla conoscenza della natura.
E’ importante sapere che il Giappone è un territorio altamente sismico infatti avvengono quotidianamente più di tre movimenti sismici. Per questo motivo il popolo giapponese si è organizzato con edifici e metodi di sicurezza appositi, facendo si che questi terremoti non sconvolgano la vita quotidiana.
Data la particolare conformazione del territorio non vi sono fiumi molto lunghi. Mi limito a segnalare quello più lungo che è lo Shinano, situato nell’ isola di Honshū che misura 370 Km. In compenso sul territorio nipponico sono presenti molti laghi, soprattutto situati in montagna, che sono spesso diventati luoghi di soggiorno estivi. Il più grande è il lago Biwa, anch’ esso situato nell’ Honshū, che ha un estensione di 685 Km².
Per quanto riguarda il clima ancora una volta la particolare forma del territorio svolge un ruolo molto importante. In fatti a causa della sua estensione longitudinale il clima varia di molto da isola in isola. Di fatti si va da una temperatura media di 5° di Nemuro (Hakkaidō) e i 16° di Okinawa.
Nel nord del paese (Hokkaido e parte settentrionale di Honshū) le estati sono brevi e miti mentre gli inverni risultano lunghi e rigidi. Nel resto del paese le estati sono calde e umide, quasi sub tropicali e gli inverni sono miti, con scarse nevicate.
Senza dilungarci oltre sulla geografia giapponese, che affronteremo in maniera più approfondita via via che parleremo di determinate città o di particolari posti, possiamo aggiungere che in nessun punto del Giappone la distanza dal mare supera i 160 km e che sul territorio giapponese sono presenti oltre 200 vulcani, una cinquantina dei quali attivi tutt’ oggi.
Questo è il nostro punto di partenza per conoscere il Giappone, una piccola introduzione così da avere un’ idea generale di cosa andremo ad affrontare via via nei prossimi post.

Alla Prossima!

martedì 1 febbraio 2011

Yōkoso!



Certe volte ho sentito definire il Giappone come uno stato fatto solo di cazzate e di cose strane e i giapponesi come un popolo di musi gialli maniaci sessuali, capaci solo di copiare e senza spina dorsale.
Bene se la pensate così e non avete voglia di poter cambiare idea, potete anche chiudere la pagina e non tornarci mai più, evitando commenti e altro in quanto non sono desiderati. 
Voglio essere chiaro fin da subito, in quanto ho deciso di creare questo blog con lo scopo di aprire nuovi orizzonti a chi vuole saperne di più, per dare la possibilità di avvicinarsi un po’ di più a qualcosa così lontano e diverso da noi e dai posti dove viviamo.
Premetto anche che di blog sul Giappone ce ne sono molti altri in rete, alcuni sono e saranno sempre migliori di questo in quanto possono contare su esperienze vissute in prima persona, con video e foto scattate direttamente sul posto.
Io sfrutterò internet, i miei libri e la mia passione, aggiungendo i miei commenti personali che tali rimarranno in quanto ognuno è libero di pensarla in modo diverso. Ora, sicuramente ci sarà qualcuno che dirà: “ Ma come, all’ inizio del post hai detto che la gente che pensa tutte quelle cose del Giappone non è gradita qui. Quindi tu escludi chi la pensa diversamente da te.”
Io reputo che pensarla in modo diverso dal mio sia ben diverso dal restare chiuso nella propria ignoranza, disprezzando qualcosa che non si conosce e che non si vuole conoscere.
Nonostante questo credo che ci sarà sempre qualcuno che avrà da rompere le scatole su qualunque cosa non gli vada bene ma io voglio comunque buttarmi in questa cosa con tanta voglia di divertirmi, di imparare cose nuove e di far conoscere a chiunque voglia qualcosa in più sul Giappone, sui giapponesi e sulla loro cultura.
Dopo tutta questa premessa posso quindi dare il via a questa avventura che spero durerà a lungo e che vi faccia scoprire sempre qualcosa di nuovo.
Benvenuti nel mio blog sul paese del Sol Levante!